Trattamenti larvicidi

I trattamenti insetticidi più efficaci, economici e con il minor impatto ambientale sono quelli mirati contro le larve nei focolai di sviluppo. Ovviamente vanno limitati a quei focolai (ad esempio i tombini contenenti acqua) che non sono fisicamente eliminabili. Invece, sottovasi, secchi, bacinelle e altri piccoli contenitori con acqua vanno semplicemente rovesciati.

I trattamenti larvicidi devono interessare tutte le aree urbanizzate pubbliche e private; essi sono utili anche contro la zanzara comune (Culex pipiens).

Ciascun prodotto insetticida utilizzabile contro le zanzare è registrato dal Ministero della Salute come Presidio Medico Chirurgico o come Biocida e deve essere impiegato in modo conforme a quanto prescritto in etichetta.

Gli insetticidi attualmente disponibili sono quelli contenenti uno dei seguenti cinque principi attivi:

- Bacillus thuringiensis var. israelensis;

- Bacillus thuringiensis var. israelensis + Lysinibacillus sphaericus;

- Diflubenzuron;

- Pyriproxyfen;

- Polidimetilsiloxano (PDMS silicone) (produce un sottile film siliconico sulla superficie dell’acqua).

Per il trattamento domestico delle aree private è consigliabile utilizzare, per il favorevole profilo tossicologico, prodotti insetticidi a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Tali prodotti sono però caratterizzati da una bassa persistenza d’azione e quindi occorre intervenire a intervalli più ravvicinati.

Per evitare fenomeni di resistenza è opportuno ruotare i principi insetticidi nel tempo.

In Friuli Venezia Giulia il periodo che conviene debba essere coperto dai trattamenti è quello in cui sono presenti larve in numero significativo ed è di norma compreso tra metà aprile e metà ottobre (6 trattamenti all'anno). Trattamenti eseguiti prima e dopo questo periodo sono per lo più inutili.