Trattamenti adulticidi
I trattamenti contro gli adulti di zanzara (trattamenti adulticidi) vanno possibilmente evitati poiché sono molto inquinanti e poco efficaci.
Motivi che rendono sconsigliabili i trattamenti adulticidi
a) Scarsa efficacia:
quando eseguiti su larga scala, la loro efficacia - per precise ragioni tecniche (es. elevate temperature estive ed evaporazione del solvente acqua, presenza di ostacoli, ecc. ) - è generalmente scarsa e di breve durata.
b) Esposizione dei cittadini a rischi igienico-sanitari:
quando gli insetticidi sono distribuiti in modo generalizzato sul territorio urbano si espongono i cittadini al rischio di contatto indesiderato con composti che possono essere dannosi se inalati, provocare allergie in persone sensibili e che possono essere inoltre ingeriti nel caso finiscano negli orti domestici (vedi links pagina "trattamenti insetticidi"). Per la tossicologia di questi insetticidi vedi in questa pagina
c) Effetti nocivi sulla fauna utile o innocua:
gli insetticidi impiegati non sono selettivi e perciò decimano su vaste aree la entomofauna utile (insetti impollinatori, coccinelle, ecc.) o innocua (farfalle, libellule, cicale, ecc.).
d) Illusione e diseducazione:
i trattamenti adulticidi possono indurre nei cittadini l’illusione che si può allentare l’attenzione sugli interventi di prevenzione che restano gli unici realmente efficaci e a basso impatto ambientale (nonché economici).
Consigli tecnici
Per i sopracitati motivi i trattamenti adulticidi (salvo ovviamente in caso di rischio epidemico) sono ipotizzabili solo come intervento circoscritto (un singolo giardino, un campo sportivo, ecc.) ed eccezionale nel caso di presenza di effettive (è assurdo programmarli "a calendario") e persistenti elevate densità dell'insetto.
Sono da eseguire solo dopo un indispensabile attento sopralluogo dell'area da trattare finalizzato alla ricerca e all'immediato trattamento (o eliminazione ove possibile) dei focolai di riproduzione dell'insetto. I trattamenti adulticidi in aree non precedentemente bonificate hanno fatalmente efficacia scarsa e di breve durata.
Dati i notevoli risvolti igienico-sanitari è opportuno che le amministrazioni comunali richiedano una consulenza tecnica sulla eventuale esecuzione del trattamento fornita da personale dotato di qualifica specifica e indipendente (“terzo”) rispetto all’interesse economico legato alla vendita del servizio di disinfestazione.
Il trattamento (eccezionale) risulterà più efficace se svolto nelle ore meno calde bagnando selettivamente la bassa vegetazione ove la zanzara ama riposare, evitando accuratamente perdite di insetticida per gocciolamento e deriva.
Il trattamento dovrà essere eseguito in assenza di persone ed evitando che l'insetticida possa contaminare prodotti destinati al consumo umano (ortaggi, frutta, ecc.) o animale, oggetti manipolabili, panni stesi ad asciugare, ecc. I trattamenti eseguiti spruzzando l'insetticida dalla strada verso i giardini privati evidentemente non garantiscono queste condizioni minime di sicurezza igienico-sanitaria e quindi vanno evitati.
Insetticidi indicati sono a base di piretro naturale/piretrine (meno persistenti) e piretroidi (es. Deltametrina, Cipermetrina e Permetrina) (più persistenti); per questi ultimi sono senz’altro da preferire le formulazioni prive dei più tossici solventi idrocarburici aromatici. Le formulazioni del tipo "Sospensione concentrata" offrono la maggior persistenza d'azione.
Per approfondimenti leggi gli specifici articoli della rivista allegata a pag. 20 (larvicidi) e a pag. 8 (adulticidi). Leggi anche le specifiche "linee guida" della regione Emilia Romagna.